Le
donne
hanno la cattiva
abitudine
di cascare ogni tanto in un
pozzo,
di
lasciarsi
prendere
da una tremenda malinconia
e affogarci dentro,
e annaspare per tornare a galla:
questo è il vero guaio delle donne.
Natalia Ginzburg
Sono ben 6 milioni 788 mila le donne che hanno subìto nel corso della propria vita, in Italia, una qualche forma di violenza fisica o sessuale, il 31,5% delle donne tra i 16 e i 70 anni: il 20,2% ha subìto violenza fisica, il 21% violenza sessuale, il 5,4% forme più gravi di violenza sessuale come stupri e tentati stupri. Sono 652 mila le donne che hanno subìto stupri e 746 mila le vittime di tentati stupri.
I partner attuali o ex commettono le violenze più gravi. Il
62,7% degli stupri è commesso da un partner attuale o precedente.
Gli autori di molestie sessuali sono invece degli sconosciuti nella
maggior parte dei casi (76,8%).
(Fonte ISTAT, anno di riferimento 2014)
Il 2013 è stato un anno nero per i femminicidi, con 179 donne
uccise, in pratica una vittima ogni due
giorni. Rispetto alle 157 del 2012, le donne
ammazzate sono aumentate del 14%.
Aumentano gli omicidi in ambito familiare,
+16,2%, passando da 105 a 122, così come pure nei contesti di
prossimità, rapporti di vicinato, amicizia o lavoro, da 14 a 22.
Rientrano nel computo anche le donne uccise dalla criminalità, 28
lo scorso anno: in particolare si tratta di omicidi a seguito di
rapina, dei quali sono vittima soprattutto donne
anziane.
Anche nel 2013, in 7 casi su 10 (68,2%,
pari a 122 in valori assoluti) i femminicidi si sono consumati
all'interno del contesto familiare o affettivo, in linea con il
dato relativo al periodo 2000-2013 (70,5%). Con questi numeri, il
2013 ha la più elevata percentuale di donne tra le vittime di
omicidio mai registrata in Italia, pari al 35,7% dei morti
ammazzati (179 sui 502)
(Fonte Eures, anno di riferimento 2013)